Legittimo il licenziamento del dipendente che eccede con le pause

Sentenza della Corte di Cassazione n. 8707/2025

La suprema Corte di Cassazione, con un’articolata sentenza, ha riconosciuto un’ampia tutela alle aziende. In particolare, secondo il collegio giudicante, il licenziamento del dipendente è legittimo se egli effettua delle soste che eccedono i tempi previsti dall’art. 8 del D. Lgs. n. 66 del 2003. La pronuncia ha riguardato il caso di un lavoratore addetto al ritiro porta a porta di rifiuti urbani, che effettuava frequenti e prolungate soste in diversi esercizi pubblici durante l’orario di lavoro. In queste occasioni, il lavoratore si tratteneva nei bar per periodi che eccedevano le pause previste, compromettendo il regolare svolgimento del servizio pubblico della raccolta dei rifiuti.

Il caso specifico è stato seguito dall’Agenzia Investigativa dell’Avv. Fabrizio Melis, che ha svolto tutta l’attività d’indagine. Il datore di lavoro ha potuto utilizzare il fascicolo investigativo per promuovere il legittimo licenziamento nei confronti del dipendente che eccedeva con le pause.

Legittimità dei controlli del datore di lavoro tramite agenzia investigativa

Con la presente pronuncia, la Sezione Lavoro della Corte di Cassazione ha ribadito il principio secondo il quale il datore di lavoro è legittimato ad esercitare un controllo sui lavoratori, anche tramite agenzia investigativa. Tale controllo si considera legittimo a condizione che abbia ad oggetto comportamenti del lavoratore che possano integrare atti illeciti o attività fraudolente. Per contro, non può essere diretto a verificare l’adempimento o inadempimento dell’attività lavorativa.

Il datore di lavoro può deferire tale controllo all’investigatore privato qualora vi sia anche soltanto un sospetto circa la commissione di illeciti.
Nel caso in esame, il controllo svolto dall’agenzia investigativa era diretto ad accertare gli illeciti compiuti dal lavoratore. Illeciti non riconducibili ad un mero inadempimento dell’obbligazione contrattuale ma tali da integrare un raggiro del datore di lavoro, ledere il patrimonio aziendale e l’immagine e la reputazione dell’azienda.

La nozione di “patrimonio aziendale” come definita dalla Suprema Corte.

Con la sentenza esaminata la Suprema Corte ha rafforzato ulteriori principi.
Come noto, l’esercizio del potere di controllo del datore di lavoro sull’attività dei lavoratori è diretto a tutelare, in primo luogo, il “patrimonio aziendale”. Ebbene, i Giudici hanno precisato che quest’ultimo deve essere inteso in un’accezione ampia. Non soltanto quindi come elemento materiale costituito dal complesso dei beni aziendali ma anche dall’immagine e dalla reputazione dell’azienda all’esterno. Infatti, nel caso di specie, il lavoratore si tratteneva in numerose occasioni, durante l’orario di lavoro, in diversi esercizi pubblici anche per lungo tempo. Tali condotte ledevano non solo il patrimonio aziendale ma anche la reputazione dell’azienda, alla luce dell’immagine assunta da quest’ultima nei confronti del committente.

Con la stessa sentenza, inoltre, è stato ribadito un orientamento consolidato. Affinché il datore di lavoro possa licenziare il lavoratore, non è necessario pubblicizzare preventivamente il codice disciplinare mediante affissione qualora vi sia una violazione del c.d. minimo etico. Ovvero, non è necessario prevedere anticipatamente le ipotesi che potrebbero integrare il licenziamento quando si tratta di comportamenti talmente gravi da consentire al lavoratore di percepirne l’illiceità e l’idoneità a pregiudicare il rapporto di lavoro esistente.

Il ruolo determinante svolto dall’agenzia investigativa

Ai fini della pronuncia è stata decisiva la raccolta degli elementi raccolti dall’agenzia investigativa. L’analisi dei sistemi di controllo a distanza, installati sui mezzi di raccolta dei rifiuti guidati dal dipendente, la deposizione di diversi testimoni ed infine l’acquisizione di una relazione investigativa conclusiva hanno costituito il quadro probatorio definitivo a fondamento della responsabilità del lavoratore. La Suprema Corte di Cassazione ha sancito definitivamente come sia legittimo il licenziamento del dipendente che eccedeva con le pause durante il servizio.

 

 

Ultime News

RISORSE PROFESSIONALI

Fabrizio Melis, abilitato all'esercizio della professione di avvocato, è investigatore privato titolare di Istituto Investigativo in virtù della licenza n. 57686 rilasciata dalla Prefettura di Cagliari. La capacità di offrire un'ampia gamma di servizi altamente professionali deriva, oltre che dall'esperienza pluriennale del titolare, in campo investigativo e della vigilanza, giuridico e informatico, sia nel settore pubblico che in quello privato, da una solida rete di collaborazioni dell’Agenzia investigativa con altri professionisti operanti nel territorio nazionale.



Approfondisci

Investigazioni penali

Attività di ricerca e individuazione elementi di prova da far valere nel contesto del processo penale. Furti e danneggiamenti, truffe, stalking

Indagini aziendali

Attività di investigazioni, ricerche o raccolta di informazioni per conto di privati e aziende. Controllo dipendenti o soci infedeli, ammanchi

Servizi informativi

Rapporti sulla consistenza patrimoniale di privati e aziende. Indicatori economici e finanziari. Informazioni su imprese, veicoli, immobili

Indagini informatiche e scientifiche

Indagini Informatiche e Scientifiche: recupero dati, ricerche sulla rete internet, trascrizioni e perizie, sicurezza informatica, analisi del DNA

Investigazioni private

Attività di investigazione, ricerche o raccolta di informazioni per conto di privati. Infedeltà coniugale, controllo figli minori, ricerca persone

Indagini assicurative

Accertamento delle circostanze di un sinistro, rilievi, reperimento prove testimoniali al fine evitare truffe o abusi

Privacy e bonifiche ambientali o telematiche

Individuazione di strumenti occultati per captazione audio-visiva (microspie). Bonifiche ambientali, telefoniche, informatiche

Perizie e consulenze specialistiche

Consulenze legali, in materia di privacy, responsabilità degli enti e diritto d'autore. Sicurezza e metodi di tutela. Trascrizioni e perizie

Contattaci

Ogni attività necessita di una preventiva valutazione delle esigenze da soddisfare, delle metodologie da adottare e del risultato utile da perseguire. Un primo appuntamento con il titolare dell’Agenzia investigativa ha lo scopo di valutare insieme ogni aspetto della problematica da affrontare, senza alcun impegno o costo e nella più totale riservatezza. La sede principale è a Cagliari, ma è possibile fissare un appuntamento nelle altre sedi dislocate in Sardegna.

Chiama i seguenti numeri

Oppure compila il modulo sottostante